Pubblicato da: giannistampa | 8 Maggio, 2011

GARE REMIERE: AL LUBRANI-MEONI IL PONTINO A SORPRESA

Livorno – Se il buongiorno si vede dal mattino…Questa seconda gara ha offerto la sua chiave di lettura. Sarà una bella stagione. Sorprese e conferme nel Memporial Lubrani-Meoni.
A prendere il via per primi la categoria riservata al Mini Palio, dove il Venezia ha realizzato il miglior tempo. Nella gara dei gozzi a 4 remi lo Shangay ha fatto, ancora, la voce grossa, andando sullo scalino più alto del podio. Subito dopo la gara Rosa. Qui il Montenero aveva dato la sensazione di essere, ancora, la regina, ed, invece, il Salviano, timonato da Alessia Lucarelli, ha ceduto solo di un secondo. Nei dieci la sorpresa. Il Pontino ha vogato meglio di tutti, davanti al S. Jacopo e con il Venezia, solo terzo.
Vittorio Pasqui, presidente del Palio, Monica Ria, presidente della circoscrizione 2, Michele Barzagli, presidente Uisp e l’assessore Claudio Ritorni, che ha esultato all’’ascoltare il tempo realizzato da Pontino  ( è nato in via del Leone), nel porgere il saluto ha detto tra l’altro… un ringraziamento a Sergio Marconi ed a tutta la cantina dell’Ovo Sodo, che ha voluto  continuare a ricordare Lubrani e Meoni. Inoltre un ringraziamento a tutte le sezioni nautiche, che, con i loro contributi, hanno permesso che questa gara potesse  avere la forza per esistere ancora…hanno comsegnato coppe e medaglie
Gli equipaggi vincenti:
Mini Palio-Venezia: Timoniere: Moneta. Vogatori: Giuliani, Braccini, Tonci. All. Brucioni
4 remi: Shangay: Tim: Lemmi. Vogatori: Canessa, Baldi,  L Cosci, P Cosci. All. Marconi.
Rosa: Montenero: Tim: Florio Vogatrici: Perini, Grena, Maglieri, D’Ulivo. All. Dovicchi.
10 Remi: Pontino: Tim: Lemmi Vogatori: Vannucci, Cecchini, Caggiano, Lauri, Martinelli, Moscato, Sostegni, De Martini, Puntoni, Bedini. All. Bitossi

Ordine d’Arrivo
Mini Palio: 1° Venezia 5’52””53// 2° S. Jacopo 6’12”27// 3° Ovo Sodo 6’13”98// 4° Salviano 6’15”11// 5° Borgo 6’21”67//
Gozzi a 4 Remi: 1° Shangay 5’49”26// 2° Antignano 5’56”70// 3° Sorgenti 6’03”37// 4° Montenero 6’04”75// 5° Colline 6’32”50// Fuori Gara: Accademia 6’13”68
Rosa: 1° Montenero 6’27”68// 2° Salviano 6’28”79// 3° Antignano 6’34”01// 4° Borgo 6’52”39// 5° Colline 7’33”71
Gozzi a 10 Remi: 1° Pontino 5’12”83// 2° S. Jacopo 5’13”58// 3° Venezia 5’16”88// 4° Salviano 5’17”49// 5° Ovo Sodo 5’19”40// 6° Fabbricotti 5’23”27// 7° Botgo 5’23”34// 8° Ardenza 5’26”47
Gianni Picchi

Pubblicato da: giannistampa | 7 Maggio, 2011

ALMANACCO DELLO SPORT 2010: ORGOGLIOSI DI ESSERE LIVORNESI

Livorno – Non è facile arrivare alle fatidiche “nozze d’argento” ed avere lo stesso spirito dei primi anni. Questo è quello che ha dimostrato l’Almanacco dello Sport nel giorno delle sua venticinquesima presentazione.

L’organizzatore ha lasciato il “profumo” dell’hotel Continental di Tirrenia, dove si era svolto negli scorsi anni,  per tornare a Livorno, dove il “puzzo” dello sport è di casa. L’impianto della Bastia. Cambiare sede e palcoscenico ha comportato una preparazione…olimpica; ma, nonostante le difficoltà, ancora una volta ha vinto Roberto Scotto, cuore ed anima dell’Almanacco, che con la sua tenacia, e  la sua preparazione professionale, ha fatto in modo che la manifestazione avesse una sola parola al finale….successo.

E per la prima volta ha presentato l’Almanacco dello Sport e l’Almanacco notizie. Altro centro … scottiano.

In una palestra, dove un folto pubblico ha fatto degna cornice, all’alzarsi del sipario. Il balletto delle scheeleaders ha aperto la sfilata delle trentatre federazioni, con i boy scout, che agivano da apri-pista, mentre “We vare the champion” dava il tempo del passo. Prima della consegna dell’Almanacco dello Sport ed Almanacco News, le note dell’Inno di Mameli l’ha fatta da padrone. Dopo il saluto di benvenuto da parte del patron, hanno consegnato, ai vari rappresentanti delle federazioni Rodolfo Graziani, Azzurri, Gino Calderini, Mario Fracassi e Mario Tinghi, Coni, Giorgio Kutufà, Provincia, Claudio Ritorni Sport Comune, capitano Malvagna, Accademia Navale, Maggiore Lecca, Carabinieri, tenente Palmucci, Guardia di Finanza, Vittorio Rocchi, Veterani di Collesalvetti, Alessandro Baldi, AIL, Anio Paperini e Mario Gherardi, CRI, Giovanni Belfiore, Avis e Piero Lilla Veterani Livorno. Per il quarantesimo anniverario della morte di Armandi Picchi, Paola e Francesca Picchi hanno donato una medaglia a Rossano Vittori, regista del film” Livorno ed i suoi campioni”. Al termine è stato consegnato un artistico trofeo in vetro, elaborato da Vittorio Rocchi, a Lorenzo Bogi, eletto atleta dell’anno, …per le sue imprese come rallista e per le sue imprese nella vita… Passaggio di consegna, tra Ivan Palmestain, atleta del 2009 a Bogi. La redazione dell’Almanacco che ha votato il campione era composta da Antonella De Vito, direttore, Gianni Picchi, Mario Orsini, Gianni Tacchi ed Isabella Scotto.

A chiusura c’è stato un vero assalto ai campioni per avere un autografo sull’almanacco. Questa manifestazione ha ancora una volta dimostrato quanto Livorno offre, in campo sportivo, al mondo intero. E come ricorda la copertina del News… Orgogliosi di essere livornesi

Gianni Picchi

Pescara: ( 4-4-2) Pinna, Zanon, Petterini, Cascione, Mengoni, Soddimo ( 79’ Tognozzi.) Sansovini, Bonanni ( 70’ Ganci ) Diamoutene, Del Prete (60 ‘Maniero) Verratti. A disp. Bartoletti, Olivi, Capuano, Berardocco. All. Di Francesco
Livorno: ( 4-2-3-1) De Lucia,  Salviato, Miglionico, Knezevic, Lambrughi, Schiattarellla ( 73’Pieri ) Iori (86’ Bernardini ) Parravicini (57’ Barusso) Luci, Danilevicius,  Dionisi. A disp: Mazzoni, D Alessandro, Cellerino, Tavano. All. Novellino
Arbitro: Tozzi di Ostia
Rete: 14’ Danilevicius
Pescara – Squadra che vince non si tocca. Così Novellino ha preso lezione dai “vecchi” allenatori. Ed ha avuto ragione. Parravicini e Iori davanti alla difesa con Schiattarella, Dionisi e Luci davanti a Danilevicius. Dietro Knezevic e Miglionico centrali, con all’esterno Salviato e Lambrughi. Nel primo cambio, dopo aver visto il Pescara che attaccava con veemenza ha cercato, il mister, di dare una maggior densità a centrocampo, con l’ingresso di Barusso. Col passar dei minuti il gran lavoro di Schiattarella non aveva più la continuità della prima parte, così ha inserito Pieri esterno a sinistra, con Lambrughi più alto, mentre a destra scalava Dionisi, in fase di non possesso. Il terzo cambio è stato gioco forza. Iori che prendeva una botta al ginocchio sx, il dottor Porcellini cercava di mettere in sesto il giocatore; ma si doveva arrendere, così entrava Bernardini. Praticamente nella solita posizione. Prima e dopo i cambi Novellino ha disegnato la squadra in modo che, il Pescara, non creasse difficoltà a De Lucia. Il gol amaranto era evidente che facesse puntare il dito su Pinna; ma, il Livorno, con il gioco e con le azioni, da rete, create, hanno fatto in modo che la bilancia pendesse dalla sua parte.Un altro dato positivo riguarda al condizione fisica. La squadra corre, si muove, fino al triplice fischio. Questi due risultati potranno essere un buon viatico per la conquista degli off.
Le Pagelle
De Lucia: 6. Offre sicurezza alla difesa.
Salviato: 6. Il giocatore risponde positivamente alla fiducia del mister. Difende e spinge in maniera ottimale.
Knezevic: 6,5. Bravo nel chiudere, sia con palla  a terra che nel gioco aereo.
Miglionico: 6,5. Difensore intelligente. Marca e far ripartire l’azione.
Lambrughi: 6. Frena la sua corsa sulla fascia; ma, intelligentemente, pone attenzione nella fase difensiva.
Schiattarella: 6,5. In fascia la fa da padrone. E quando si spinge in avanti cerca di far male a Pinna. ( 73’ Pieri s.v.)
Iori: 6,5. Quante volte si inserisce al centro della propria difesa quando il Pescara cerca di far male a De Lucia. Intelligenza e sagacia tattica. ( 86’ Bernardini s.v.)
Parravicini: 6. Più quantità che qualità. ( 57’ Barusso 6. Nel mezzo è un muro. Conlui non si passa.)
Luci: 6,5. Un giocatore che il Livorno non può fare a meno. Corsa ed intelligenza.
Danilevicius: 6. Crea spazi, torna a dar manforte a centrocampo. Nel gol gli dà una mano, od un braccio, Pinna; ma se lo merita per il lavoro che ha svolto con umiltà.
Dionisi: 6. Parte punta poi esterno. Ovunque è utile alla squadra. Prova a segnare; ma con poca fortuna. Sempre utile alla causa amaranto.
Novellino: 7. Ha dato un bel volto, ed un bel carattere, alla squadra.  Da due settimane, ha raggiunto una buona condizione fisica. Sul finale si scontra con l’assistente, mentre era finito fuori dall’area tecnica. E’ il suo carattere.
Gianni Picchi

Pubblicato da: giannistampa | 5 Maggio, 2011

CALCIO: L’AIAC LIVORNESE A “SCUOLA” A TRIGORIA

Roma – Giornata di studio per gli allenatori dell’Aiac di Livorno presso il centro della A.S. Roma di Trigoria. Al mattino con la prima squadra di Vincenzo Montella. Dopo avere assistito all’allenamento della squadra, riunione nella sala champion ( dove si svolgono le conferenze stampa) per le domande degli allenatori sul tipo di allenamento svolto e del suo tipo di lavoro, sia tecnico-tattico e fisico. Appena seduto, con il braccio al … collo, per la recente caduta, credeva che il gruppo fosse studenti del corso Uefa. Quando ha saputo che il gruppo era già patentato, accennando ad alzarsi ha detto… Allora siete che voi che dovete sedere qui…Naturalmente l’applauso è stato d’obbligo. Così la riunione ha cambiato indirizzo. Sembrava un incontro tra colleghi-amici.

Dopo il pranzo cambio di campo e di allenatore. Alberto De Rossi, accompagnato da suo preparatore Ferrari, allenatore da oltre dieci anni presso la società capitolina, iniziando dai Giovanissimi per arrivare alla Primavera.De Rossi, saputo che il gruppo era livornese, si è soffermato a ricordare, non solo il campionato ‘83-’84, passaggio dalla C2 alla C1; la Livorno, dove, praticamente, è nato suo figlio Daniele, ed i livornesi. Ricordando amici, giocatori e non, e l’accoglienza e l’amore che ha avuto dalla città labronica. Poi, con fatica e cn, ancora emozionato, ha iniziato a parlare. A 360°. Dal tipo di lavoro che  gli allenatori svolgono nella Roma. Dai giovanissimi ai Primavera. Atletica, e qui ha lasciato parlare il suo preparatore Ferrari, tattica e comportamento degli atleti, al momento che i settori giovanili italiani stanno attraversando, con relativi insuccessi del calcio italiano, all’avvento di Sacchi in federazione dove, a suo parere, l’inizio è stato molto soddisfacente. Ora c’è da spettare che  i progetti vengano attuati. E se non fosse intervenuto il dirigente, che la Società aveva messo a disposizione del gruppo, per comunicare che il programma non era terminato, chissà quanto ancora si sarebbe prolungata.

Quindi trasferimento sul campo dove si allenano i Giovanissimi con il gruppo tecnico guidato da mister Manfrè. Corsa con la palla, tecnica individuale, tattica e partitelle a schema per finire.

Con i Giovanissimi si è chiusa la girnata presso il centro di Trigoria; ma prima di salire sul pulman per il ritorno a Livorno, il presidente del gruppo Aiac livornese, Pino Burroni, ringraziando per l’ospitalità, si è fatto consegnare un pallone della Roma, dove, i partecipanti alla “giornata”, apporranno le loro firme. Dopodichè farà bella mostra nella sede Aiac presso la Figc.

Adesso il consiglio degli allenatori sarà rivolto alla festa della “ Triglia livornese”, che, da oltre quindici anni, conclude la stagione sportiva, dove saranno premiati gli allenatori che hanno vinto il campionato ed allenatori professionisti, votati dal consiglio. Novità, da questo anno, daranno premiati anche gli allenatori delle Scuole Calcio.

Gianni Picchi

Pubblicato da: giannistampa | 1 Maggio, 2011

CALCIO ECCELLENZA-OFF: LA PLS COL PISA LA SAGRA DEI GOL SBAGLIATI

Pisa S.C. – Pro Livorno Sorgenti            1-1

Pisa S.C.( 4-3-1-2): Licciardi, Passariello, Bartoletti, Fommei ( 66’ Malventi) Romanini, Pellegtini, Tamberi, Semboloni, Bonuccelli, Costantino ( 46’ Brega) Gorelli ( 77’ Aliotta. 12 Giambruno 13 Lussi 15 Tacchetto 17 Baroni. All. G. Lazzerini

Pro Livorno Sorgenti ( 4-1-3-2): Lischi, Sgariglia, Rossi, Fediani, Niccolai, Vannucci ( 87’ Domenichini) Ercoli, Tempini ( 87’ Mucci) Filippi, Rinaldi. 12 Guarnieri 13 Zoppi 14 Pini 16 Cammellini 17 Beltramme. All. P. Tognarelli

Arbitro: Menguzzo di Arezzo

Reti: 17’ Tempini (Pr) 86’ Brega

S. Giuliano Terme – Prima semifinale degli off di Eccellenza senza vinti né vincitori. La partita però non ha parlato di un incontro da pareggio. Dopo una partenza, dieci minuti, dei locali, con Tamberi situato in mezzo alle linee, che creava difficoltà, gli ospiti prendevano le misure giuste, così la squadra livornese poteva riprendere ad attuare il proprio gioco. Un gioco fatto di passaggi in velocità cercando la profondità con Tempini, che le squadre avversarie hanno sempre elogiato.  Con il gioco è arrivata la sagra dei gol sbagliati. Già a fine primo tempo, oltre alla rete, almeno altre tre occasioni sono state buttate al… vento. Nella ripresa, nonostante la giornata estiva, i livornesi continuavano a macinar gioco ed a sprecare. Col passare del tempo, Lazzerini aveva inserito forze fresche, il Pisa incominciava ad inquadrare la porta, dove l’esperienza di Bonuccelli e, specialemente, dopo l’entrata di Brega, la fascia destra degli ospiti diventava ancor più terreno di conquista. IN fascia destra era stato schierato Vannucci, che, già nel primo tempo, dava segnali negativi. Alle spalle di Brega aveva libero… accesso l’esterno difensivo Bortoletti.  Tanto da arrivare all’errore a centrocampo. I neroazzurri conquistavano palla e lanciavano Brega, che, appena dentro l’area, da sinistra,  calcio chirurgico verso il palo opposto, dove Lischi non poteva fare niente. Così il Pisa pareggiava. Lischi aveva, in due occasioni, prima e dopo il gol,  si era superato andando a calare la saracinesca. Prima su un… sonnellino della sua difesa, Bonuccelli calciava a rete; ma il portiere livornese,in tuffo, riusciva a respingere il tiro. Dopo la rete su Semboloni respingeva con i piedi. Un pareggio amaro, per la squadra livornese, però già dopo il quarto d’ora della ripresa, giungevano segnali poco confortanti. Perché non si poteva correggere la fascia destra, con l’ingresso di Domenichini, cercando di mantenere alto Bortoletti, e far soffrire meno Sgariglia?. La Pro Livorno Sorgenti poteva tornare a casa con una partita, tra le mura amiche, da giocare con una maggior  serenità.

Le Pagelle

Lischi: 7. Sono bastate le due parate descritte per meritare questo voto.

Sgariglia: 6,5. Giocare senza schermo davanti non è facile. Nonostante ha provato a spingersi, con successo.

Frediani: 6,5. Ha saputo metter il “bavaglio” a Bonuccelli. E con solo.

Niccolai: 6. Se ha spazi rilancia l’azione come pochi. Bene quando andava dietro a dare man forte nel giuoco aereo, su calci da fermo.

Felloni: 6. Dirige e chiude alla bisogna.

Vannucci: 5. Una giornata storta può capitare. In quel ruolo altre volte aveva soddisfatto.( 87’ Domenichini s.v.)

Ercoli: 6,5. Corre molto e sempre con intelligenza. In quel centrocampo, con Filippi, è insotituibile.

Tempini: 6,5. Poteva essere la sua giornata da incorniciare. Un gol; ma quanti poteva segnarne? ( 87’ Mucci s.v.)

Filippi: 7. Un centrocampista moderno, da categorie superiori.  Basti ricordare come ha lavorato la palla, in mezzo a tre avversari, in area, per poi trovare lo spazio per dare palla  a Tempini… gridava di essere solo spinta.

Rinaldi: 6. Per il lavoro che svolge sarebbe, sempre, da massimo voto. Non si tira mai indietro. Crea tanti spazi. Non si può chiedergli anche di segnare con continuità.

Tognarelli: 5. Perché non dare respiro, nella ripresa, a Vannucci?. A quel momento i cambi, a cosa sono serviti?

Nell’altro incontro, di semifinale,  Pietrsanta e Massese hanno chiuso in parità, 0-0.

Gianni Picchi

Pubblicato da: giannistampa | 30 aprile, 2011

CALCIO-JUNIORES: LA PRO LIVORNO SORGENTI CEDE IL PASSO AL FIESOLE

Pro Livorno Sorgenti – Fiesole Caldine                       0-3

Pro Livorno Sorgenti (3-5-2): Guarnieri, Cammellini, Ghelardi (88’ Machi), Marconi, Lupi, Filippi, Gennari, Rossi ( 46’ Marchini) Pini (73’ Colombo) Citi ( 46’ Cristoferi) Castellini: 12 Spagnoli 13 Calvi 15 Chichizzola. All. Balleri

Fiesole Caldine ( 4-4-2): Valenti, Vignoli, Agresto, Marzi, Rossi, Pezzati, Kouko ( 33’ Fantechi) Iobi ( 86’ Liscia) Vastola ( 75’ Manzini) Corri, Fatini ( 46’ Pisciotta) . 12 Magnelli 15 Falorsi. All. Carovani

Reti: 25’’e 47’(rig.) Vastola 84’ Fantechi

Livorno –  La squadra fiorentima scende a Livorno forte di due sole sconfitte in campionato. Inoltre fa scendere dalla prima squadra 5 giocatori. Per questo non ha accettato l’anticipo, come nell’altra semifinale ( terminata con la vittoria degli ospiti della Sinalunghese sul Pietrasanta per 0-2 ), dove, anche, la squadra di Balleri poteva chieder aiuto alla sua prima squadra. I locali scendono in campo contratti e, quindi, con le idee annebbiate. Gli ospiti partono imponendo un ritmo alto. Venti minuti dove Guarnieri fa buona guardia. Quando la squadra di mister Balleri riesce a trovare la forza di reagire e trovare le giuste misure, subisce la rete. Da questo momento i livornesi iniziano a costruire ed essere pericolosi. Ma gli avanti non hanno lo stesso cinismo, e la precisione, degli avversari. Quindi al riposo sotto di una rete. Nella ripresa il mister labronico cerca di invertire il trend. Da un 3-5-2 passa ad 4-3-3. Dentro Cristoferi e Marchini, con Pini che và fare la punta esterna a destra. La musica sembra cambiare ritmo a favore dei padroni di casa. Purtroppo l’arbitro, in giornata, a dir poco, negativa, concede un rigore a fiorentini per un veniale contatto in area. Così il raddoppio. I livornesi non ci stanno e, prima Cristoferi, due volte,poi Pini; ma Valenti riesce a dire di nò. In mezzo a queste azioni Pini entra in area da sinistra e viene messo a terra in area, L’arbitro lo ammonisce, per simulazione ( sic!!!). La squadra locale non si abbatte e cerca di avanzate per raggiungere almeno la rete della bandiera. Così subisce in contropiede la terza rete.

La Pls ci crede ancora e Colombo colpisce la traversa a portiere battuto. Così si arriva al triplice fischio. Adesso al parola alla partita di ritorno.

Gianni Picchi

Pubblicato da: giannistampa | 30 aprile, 2011

CALCIO-SERIE B: IL LIVORNO ABBATTE L’ATALANTA

Livorno—Atalanta            2-1

Livorno ( 4-4-2): De Lucia, Salviato, Miglionico, Knezevic, Lambrughi, Schiattarella ( 78’ D’Alessandro) Parravicini( 67’ Barusso) Iori, Luci, Danilevicius, Dionisi ( 84’ Tavano). A disp. Mazzoni, Bernardini, Antunes, Cellerino. All. Novellino

Atalanta ( 4-4-2): Consigli, Bellini, Troest, Manfredini, Peluso, Ferreira ( 70’ Ceravolo) Carmona ( 74’ Delvecchio) Barreto, Bonaventura, Tiribocchi, Bjelanovic ( 61’ Ruopolo). A disp. Frazzolini, Capelli, Raimondi, Marilungo. All. Colantuono

Arbitro: Massa di Imperia

Reti: 48’ Bonaventura (A) 56’ Dionisi (L) 62’ Danilevicius (L)

Note.: 75’ Espulso Bellini per doppia ammonizione

Livorno – Ogni squadra alla sua bestia nera. L’Atalanta, in questo campionato, ha il Livorno. Due vittorie in campionato ed una in Coppa Italia. Tutto ciò, per gli amaranto, sarebbe riduttivo, perché, gli amaranto, non hanno solo questo fiore all’occhiello; ma, ogni qualvolta che, una squadra di vertice, si presentava davanti al Livorno, ha dovuto pagare  dazio. Allora perché non è, almeno, in zona off?. perché, come abbiamo, sempre, detto, ha difficoltà ad impostare il gioco. Poi, quando si è infortunato Surraco, è stato come andar di notte. Quando poi deve giocare contro una “grande” squadra l’impostar gioco diventa più facile. Perché vi sono maggiori spazi e, quindi, maggioro possibilità di pensare il dà farsi. Ma torniamo alla partita con l’Atalanta. Per quarantotto minuti il gioco lo ha condotto la squadra di Novellino. Ed al primo tiro in porta ha segnatm Bello quanto vuoi il movimento, a rientrare verso il centro, da sinistra di Bonaventura; ma possiamo chiamarlo il tiro della domenica. Fino a quel momento solo amaranto sul green del Picchi.Tra l’altro una traversa di Luci con Consigli battuto. E poco prima Parravicini ha messo in sera difficoltà il portiere orobico, che ha respinto in angolo. Ma il Livorno ha tirato dritto per la sua strada e,prima con Dionisi, si infila su un passaggio filtrante, tra i due centrali, e mette all’angolo. Questa è una rete come sapeva fare. Da molto tempo gira troppo lontano dall’area, e quindi non possiamo chiedergli anche di far, sempre, rete. Sei minuti dopo ancora lui, il Federico numero otto, dalla fascia destra serve un pallone, rasoterra, che chiedeva, solo, di essere spinto. Così ha fatto Danilevicius.

Il Livorno era sceso in campo con un 4-4-2 classico, dove, in certe situazioni diventava un 4.2-3-1. Ma ciò che ha messo in difficoltà l’Atalanta è stato il ritmo e la velocità di passaggi di palla. Prima di chiudere alcune note. All’80’ Luci viene messo a terra, platealmente, a pochi passi da Consigli. L’arbitro era a due passi. Perché non ha concesso il rigore? Se per lui; ma solo per lui, non era da concedere, doveva ammonire il giocatore amaranto. Quindi due errori. Da diverse giornate si denota che i colori della squadra livornese non sono graditi. Al termine dei novanta minuti è stato concesso cinque minuti, tra la disapprovazione degli spettatori. Signor Massa dove li ha trovati?. Forse perché gli orobici, una delle due squadre designate, dall’inizio del campionato, a salire di categoria, stava perdendo.

Per concludere due parole ai tifosi della Nord. Si vociferava, da due settimane, che vi sarebbe stata contestazione in questa partita. A parte lo striscione “ Spinelli vattene”; ma perché nel secondo tempo, quando il Livorno stava vincendo, sono state tirate tre “bombe”? Almeno potevate tirale nel primo tempo, quando il risultato era sullo 0-0.

Le Pagelle

De Lucia: 6. Serata tranquilla. I difensori hanno fatto buona guardia.

Salviato: 6. Nel primo tempo ha spinto molto, e bene. Qui è più bravo, meno nel difendere.

Schiattarella: 6,5. Parte da destra e nel secondo a sinistra. La fascia è tutta sua. Buoni alcuni tagli verso la porta avversaria.( 78’ D’Alessandro: 6. Gioca di quantità. Poco nel suo ruolo)

Parravicini: 6. Si vede che stà meglio a condizione fisica. Nel mezzo riesce a metter la sua esperienza. ( 67’ Barusso: 6. Nel mezzo a far densità con la sua forza fisica.)

Iori: 7. Quantità e qualità. Con lui così si vede quanto guadagna la squadra.

Luci: 7. Prima a sinistra poi a destra. In alcune azioni dietro alle punte. Dove nonb cè andrebbe messo. Meritava il rigore.

Danilevicius: 7,5. Non dà mai un punto di riferimento. Bene nel gioco aereo. Và a rete, usando la furbizia, suggerisce, leggi la palla a Luci sull’azione del rigore non concesso, domanda: perché non gioca sempre così?

Dionisi: 7,5. E’ diventato un giocatore a tutto campo. Snaturalizzando le sue doti da goleador. Sul gol si è rivisto il Dionisi che gioca sul filo del fuori gioco e la velocità nel breve, per prendere spazio all’avversario. Offre un pallone delizioso a Thomas.( 84’ Tavano s.v.)

Novellino: 7. Sceglie di giocare maggiormente sulla fascia destra, esaltando così le doti di Salviato. Lambrughi più guardingo per tenere a freno Ferreira. Nel mezzo, prima Parravicini per cercare una maggior rapidità di esecuzione, poi Barusso per arginare e aumentare il peso. Bene il far partire il lituano lontano dall’area, così aumentavano gli inserimenti da dietro. Così ha messo paura all’Atalanta.

Gianni Picchi

Pubblicato da: giannistampa | 25 aprile, 2011

CALCIO GIOVANILE: MEMORIAL GIAMPAGLIA E TROFEO TAGLAFERRI

Livorno – Filippo Gemmi, Fiorentina, và sul dischetto. Calcia alla sinistra di Nava, il quale, con ottimo tempo di intuizione, si distende, e devia oltre il fondo. L’urlo dei doriani in tribuna si eleva in alto. La sampdoria si aggiudica il Memorial Giampaglia. Fumogeni con i colori della squadra genovese, bandiere al vento, mentre Tiziana Quadrelli ( complimenti!) inizia a cantare “ We are the Champions”.

Eravamo ai rigore ad oltranza, dopo una partita ed i tempi supplementari, non erano bastati per aggiudare il Memorial. Due squadre che avevano meritato la finale. La stanchezza si è evidenziata nei giocatori di entrambe le squadre. A dovere di cronaca, chi aveva commesso più errori sotto porta, era stata la squadra viola dell’ex terzino Carobbi.

Nella partita precedente, il trofeo Tagliaferri, riservato alla categoria giovanissimi, se lo era aggiudicato la Fiorentina di mister Mazzantini sulla, pur brava, San Nicola di Cisterna.

Chi durante la premiazione ha avuto i maggiori applausi, ed una sfilza di autografi, è stato Massimiliano Allegri. Chi invece è mancato all’appuntamento Giorgio Chiellini.

Chi invece ha fatto bella cornice alla manifestazione sono  stati l’ammiraglio Pier Luigi Rosati, Bruno Perniconi, vice presidente Figc regionale. Claudio Ritorni, assessore allo sport del Comune di Livorno Roberto Tramonti, delegato Figc di Livorno. Paola Giampaglia e la famiglia Tagliaferri.

Miglior giocatore del trofeo Tagliaferri: Villano del S. Nicola.

Moglior giocatore Memorial Giampaglia: Colato della Fiorentina

Miglior portiere del memorial Giampaglia: Nava della Sampdoria.

Migliot portiere del trofeo Tagliaferri: Meli della Fiorentina.

Il 5° trofeo città di Livorno, ancora una volta, chiude potendo scrivere la parola successo. Quattro giorno dove, negli impianti di Antignano, Stagno e dello Stadio, sono scesi in campo la crema del settore giovanile italiano. Con Società che hanno, da anni, avuto un occhio di per questo settore. La firma, per l’impegno e la competenza, và alla società Antignano Banditella ed al suo diesse  Ernesto Giuliani.

Trofeo Tagliaferri

Fiorentina: Meli, Giuseppini, Dell’Amico, Matteoli, Poli, Salvini, Tenpestini ( 41’ Offretti) D’Alessandro, larscalchi, Pofferi ( 32’ Salvadori), Calarlinghi. 12 Ricci. All. Mqazzantini

S. Nicola: Coppola, Esposito, Severino ( 41’ Sperati) Buonocuore ( 45’ Lauro) Riccio, Lippiello, Romano, Giobbe, Buonocore, Ritieni ( 52’ Donato) Villano. 12 De Ruosi 14 Madonna 15 Mezzella 17 Illiano 20 Serrella. All. Cozzolino

Arbitro: Cinofi di Livorno

Reti: 2° tempo 51’D’Alessandro, 53’  Offretti

Memorial Giampaglia

Fiorentina: Barsottini, Protei, De Carlo, Donatini, Boccardi, De Vincenti, Degl’Innocenti( 34’ Ansani) Carcevale, Betti, Bangu, Colato( 34’ Chiesa). 12 Torre 13 Taliani 14 Nadrigali 15 Gemmi, 17 Mugelli All. Carobbi

Sampdoria: Nava, Coppola, Guidotti, Mastropietro, Addiego, De Filippi, Vaccari, Serinelli, Bondi, Savanelli ( 39’ Finotti) Norra. 12 Roi, 13 Richiter, 14 Dotto, 15 Rivara, 17 Tirelli, 18 Dotto. All. Pertusi

Arbitro: Bolano di Livorno

Gianni Picchi

Pubblicato da: giannistampa | 23 aprile, 2011

GARE REMIERE: PARLA FRANCESCO LANDI

Quercianella– Scendiamo lungo il molo. Il mare è calmo, la serata è piacevole. Quindi invitante a sederci e parlare di questo momento particolare che stà attraversando il mondo remiero livornese, con un uomo di sport. Dal calcio al remo, un percorso che ha attraversato con capacità e intuizione. Non è piacevole parlare con Francesco Landi, solo per la sua competenza; ma, innanzi tutto, per la sua schiettezza nell’esporre i problemi.

“ Prima dell’inizio del Palio scorso era stato presentato un programma di trasformazione delle gare remiere e fù condiviso da tutti i Presidenti di sezione, con tanto di firma. Adesso vi sono ostacoli da parte di alcuni soggetti, che tentano di intralciare un progetto indispensabile. Da anni, tra noi, parlavamo di radunare le forze e di cambiare le regole del gioco. E tutti fummo d’accordo. Poi, al momento di attuare, succede sempre qualcosa. La cosa più strana, quando c’è l’accordo di tirare il sasso, quello che ha fornito il sasso dice… “adesso tiratelo voi, io mi faccio da parte” ( mi riferisco al comportamento degli ultimi mesidell’Amministrazione comunale.) . Loro sono stati bravi ad attivare questo movimento di trasformazione, poi, al momento che qualcuno si è fatto avanti per anticipare questa trasformazione, hanno fatto tre passi indietro. Da questo comportamento sono nati diversi focolai, isolati, senza avere la forza di diventare un incendio, però hanno creato situazioni strane.”

La situazione del Quercianella?

” Ci viengono a dire che il Magenta rinuncia al gozzo tre giorni prima della scadenza per poter subentrare, quando sul quotidiano il Tirreno, a settembre, si lesse che  Donanti, presidente del Magenta, andava fare il presidente al Borgo.( bene!!! ) Andiamo avanti. Noi, come Quercianella, ed il Montenero si fece la proposta di subentrare ( ricordiamo che, dal prossimo anno è già stabilito, che le due cantine si dovevano unire), subito al posto del Magenta. Cosa ci   risposero?…Nò quest’anno le fusioni non si possono fare… E ripeschi l’ultimo, a discapito di altri?. E’ chiaro che i vogatori, anche quelli più calmi, si sentono presi per il c…Quest’anno,questa situazione, l’ho pagata. I miei vogatori non hanno condiviso quello di accettare la sinergia tra cantine…E facendo così, mi dissero i miei vogatori, si fanno sparire le cantine e te, sei d’accordo con loro” E così rimango con sei vogatori. Non permettendomi di fare sinergia, vuol dire che vuoi fare come ti pare a te, allora è giusto che il padrone della giostra parli subito con chiarezza. Il Quercianella  pensa di fare un armo a 10, col Montenero. Eravamo già d’accordo. Era tutto fatto. Anche se mancavano tre giorni alla scadenza. E si poteva gareggiare per arrivare terzi.

E per le retrocessioni?

Ciò che è venuto fuori da questo, fantomatico, comitato dei vogatori, la ritengo una cosa infantile e fuori dal tempo. Se si parla di tradizioni storiche, culturali, il discorso della retrocessione , mi sembra il solito discorso che vogliono fare, a livello calcistico, di cancellare la serie C. In queste manifestazioni, la componente sportiva, non deve stare ai primi posti, anzi.Vi sono altre componenti, che danno corpo al prodotto finito. Ci siamo dimenticati che, i nostri giovani, con un click girano il mondo. E noi gli abbiamo fatto credere che il mondo del Palio è un mondo a se stante. Già da tempo sapevamo che i primi anelli a saltare sarebbero stati quelli più deboli. E quest’anno siamo saltati noi, il Magenta e la Stazione. Per le contraddizioni che, da tempo, si trascinavano, come in uno stato di coma.”

Ed i nuovi regolamenti?

“Intanto bisogna dire che non  debbono essere presentati e tirati indietro. Vanno messi davanti. I nuovo regolamenti, oltre che a cambiare le strategie, avrebbero fornito una nuova immagine. Ed avrebbe avuto intorno a questo movimento maggiori consensi. Basterebbe fare, nel giorno del Palio marinaro, un censimento per vedere dove è la gente alle ore 18. Fino allo scorso anno erano a Tirrenia,  a Calafuria od a Quercianella. E non alla terrazza Mascagni.Qualcuno continua dire, ostinatamente, che il Palio è una grande festa  di popolo. Ed invece, io dico, che è la festa dei vogatori, dei familiari e gli amici che li seguono.

Cosa faresti per migliorare?

Innanzi dobbiamo fare le associazioni, come dicono i nuovi regolamenti. Senza più chiamarle cantine, o sezioni nautiche; ma associazioni del territorio, aventi il compito di una aggregazione sociale e dare una maggior risonanza alla tradizione ed alla storia. Poi si può, anche, dare il risalto all’aspetto sportivo. E non si deve fermare solo, ed unicamente, alle gare in mare; ma debbono portare il contributo di conoscenza nel territorio. Un ragazzo del territorio, o rione, si dovrà sentire partecipe tutto l’anno di un’attività  che và al di là del risultato agonistico, solo allora avrai un consenso maggiore della città. Fino  ad ora  abbiano fatto in modo che diventasse uno sport di nicchia, dove vale  la legge del più bravo e del più forte.  Noi eravamo l’unica barca che aveva l’espressione del suo territorio. E non vorrei sentir dire che l’Antignano è l’espressione di Antignano, il Colline di Colline. Così facendo sarà facile per questi rioni avere il cordone ombellicare tagliato. Abbiamo firmato tutti per fare le sinergie. Quindi non rimandiamo ad un tempo che potrebbe portare alla disgregazione. Questo cordone deve essere tagliato quanto prima, e nel solito momento. E non qualcuno prima e qualcuno dopo. Voglio pensare che il nostro sacrifico porti ad un percorso che abbia una finalizzazione più celere. I nostri nonni dicevano che il medico pietoso fa la piaga puzzolente. Qui ho il timore che si voglia creare dei capisaldi con un contorno di facciata. Se quest’anno il Borgo avesse gareggiato nel quattro ed il Montenero-Quercianella nel dieci, sarebbe stato  un segnale di vero rinnovamento e di forza per chi dirige la situazione. Poi al termine della gara  il Monetnero-Quercianella perdeva il gozzo ed il Borgo,vincendo a quattro, tornava a dieci. E la stagione dopo, ripartivi con una facciata diversa. Ora hai fatto una troiaiata alla viareggina e costringi la gente a mangiarla, anche controvoglia. E così quanti potranno fare la voce grossa?”

Il futuro delle gare remiere?

“Prevedere il futuro, per me, è impossibile. Cosa fare a titolo personale lo posso dire. Ai giovani dobbiamo parlare in modo chiaro. Quali sono le vere problematiche di questo disagio. E tutti dobbiamo fare un discorso comune. E non difendere i vari orticelli, che in questi anni si sono creati. Sono state presentate molte proposte. Poi, se le valutavi, ti accorgevi che, quasi tutte avevano un interesse personale.

La gloria passata l’abbiamo ottenuta dai vecchi. Ed ora questi vecchi, o non hanno avuto la forza, o la volontà, di essersi integrati con i giovani, che avrebbero insegnato loro a leggere il cambiamento delle esigenze della società.”

Ormai le ultime luci sono sparite con il sole cadente in mare. Ci alziamo. E mentre torniamo su per la salita la sua testa ciondola. Quali pensieri passeranno per la sua mente?. Ma, è chiaro, dall’espressione, che è un uomo amareggiato. Amareggiato da coloro che aveva ascoltato con tanta speranza.

Gianni Picchi

Pubblicato da: giannistampa | 22 aprile, 2011

CALCIO GIOVANILE: PARTE IL MEMORIAL GIAMPAGLIA E TAGLIAFERRI

Livorno – Lo stadio Armando Picchi è stato il teatro per l’a apertura del 5° Trofeo Città di Livorno. La tribuna, esaurita in ogni ordine di posto, dove, insieme parenti ed amici, dei giocatori, osservatori e dirigenti di società, si notavano le divise delle autorità militari, Claudio Ritorni, l’assessore allo sport del Comune di Livorno, Bruno Perniconi, il vice presidente della Figc della Toscana, ed il delegato Figc del comitato di Livorno, Roberto Tramonti. Sul terreno di gioco i giovani delle scuole calcio delle Società livornesi e di provincia. Dove disputavano minipartite. Al termine lo speaker della manifestazione, Fulvio Pratesi, chiamava le squadre, che da sabato, negli impianti di Stagno, Anrignano e dello Stadio livornese, daranno vita a questa manifestazione, divisa tra Memorial Giampaglia e trofeo Tagliaferro, sfilando sul green livornese. Al termine è stato ricordato il programma di sabato 23 aprile:

Girone A– Stadio: ore 9 –  Milan – Livorno. Ore 10 – Viareggio Sampdoria.

Stagno: ( Campo in erba e sintetico) ore 9 –  Ore 15 – Livorno – Viareggio. Ore 17 – Milan –Sampdoria.

Girone B:  (Stagno)  ore 9:  Juventus – Genoa. Ore 10: Helsinki – Antignano B. Ore 15: Antignano B. – Genoa. Ore 16: Juventus –Helsinki

Girone C: ( Stagno ) Ore 9: Parma – Ticino. Ore 10: Fiorentina – Lucchese. Ore 16: Lucchese – Ticino. ( Stadio – Ore 16: Parla – Fiorentina.

Girone D: ( Stagno ) Ore 11: Vicenza – Bromma. Ore 11: Piacenza – Empoli. Ore 17: Piacenza Bromma. ( Stadio – ore 15: Empoli – Vicenza

Gianni Picchi

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